Visto da vicino
L’agerato (Ageratum houstonianum) è un’erbacea coltivata per le infiorescenze a pompon di colore azzurro, blu, violetto, rosa o bianco che compaiono dalla primavera inoltrata ai primi freddi, attirando le farfalle. L’apparenza delicata dei fiori non deve ingannare: resistono infatti al caldo e alla pioggia.

• L’Ageratum houstonianum è originario dell’America centrale, dove cresce spontaneo in pascoli e in radure boschive.
• Tra i papabili compagni di aiuola, bordura o vaso ci sono le pervinche, i tagete e le salvie ornamentali.
• Pare che l’agerato sia sgradito alle zanzare.
• I capolini si mantengono belli a lungo sulla pianta, ma quando vengono tagliati non durano molto. Questo non impedisce comunque di utilizzarli come fiori recisi.

Esigenze di coltivazione
Può essere coltivato in piena terra o in contenitore, purché in substrato ben drenato. Preferisce una posizione in mezz’ombra o al sole. Vuole innaffiature regolari e concimazioni quindicinali per tutta la durata della fioritura. È consigliata la rimozione dei capolini appassiti. Attenzione: l’agerato contiene sostanze irritanti, dunque va maneggiato con i guanti.

Problemi più comuni
Non è soggetto a particolari attacchi parassitari, ma può sviluppare marciumi delle radici e oidio. Le foglie ingiallite indicano in genere carenze nella fertilizzazione