Visto da vicino
Dalla primavera inoltrata ai primi geli la bocca di leone (Antirrhinum majus) ravviva giardini e terrazzi con splendide spighe fitte di fiori in tinta unita, bicolori o screziati. Il suo nome comune è dovuto alla conformazione del fiore, il quale – quando viene compresso lateralmente con le dita – sembra una bocca che si spalanca. Se in italiano si tratta della bocca di un leone, per gli inglesi è quella di un drago e per gli asiatici di un coniglio.
Dalla primavera inoltrata ai primi geli la bocca di leone (Antirrhinum majus) ravviva giardini e terrazzi con splendide spighe fitte di fiori in tinta unita, bicolori o screziati. Il suo nome comune è dovuto alla conformazione del fiore, il quale – quando viene compresso lateralmente con le dita – sembra una bocca che si spalanca. Se in italiano si tratta della bocca di un leone, per gli inglesi è quella di un drago e per gli asiatici di un coniglio.
Curiosità
• L’Antirrhinum majus è originario dell’Europa sud-occidentale e Africa settentrionale, dove cresce spontaneo in luoghi sassosi e aridi, nelle crepe dei muri e ai margini dei sentieri.
• Gli steli si prestano per essere recisi e collocati in casa. Vanno però maneggiati con attenzione, perché perdono facilmente i fiori. Inoltre, bisogna tenerli lontano da frutta in maturazione, la quale rilascia un gas (etilene) che ne riduce di molto la durata.
• In molte tradizioni popolari la pianta protegge dall’invecchiamento e dalla cattiva sorte. Il motivo sta forse nelle capsule dei semi che, quando seccano, somigliano a minuscoli teschi.
• Gli steli si prestano per essere recisi e collocati in casa. Vanno però maneggiati con attenzione, perché perdono facilmente i fiori. Inoltre, bisogna tenerli lontano da frutta in maturazione, la quale rilascia un gas (etilene) che ne riduce di molto la durata.
• In molte tradizioni popolari la pianta protegge dall’invecchiamento e dalla cattiva sorte. Il motivo sta forse nelle capsule dei semi che, quando seccano, somigliano a minuscoli teschi.
Esigenze di coltivazione
La bocca di leone riesce bene sia in contenitore sia in piena terra, cioè in bordure, aiuole o giardini rocciosi. Vuole substrato ben drenato, esposizione in pieno sole o in mezz’ombra e riparo dal vento, che può spezzare gli steli più alti e pesanti. Va irrigata quando lo strato superficiale di terra è asciutto e concimata con un prodotto per piante da fiore. L’eliminazione dei singoli fiori appassiti prolunga l’epoca di fioritura.
La bocca di leone riesce bene sia in contenitore sia in piena terra, cioè in bordure, aiuole o giardini rocciosi. Vuole substrato ben drenato, esposizione in pieno sole o in mezz’ombra e riparo dal vento, che può spezzare gli steli più alti e pesanti. Va irrigata quando lo strato superficiale di terra è asciutto e concimata con un prodotto per piante da fiore. L’eliminazione dei singoli fiori appassiti prolunga l’epoca di fioritura.
Problemi più comuni
Può sviluppare ruggine e oidio ed essere infestata da afidi.
Può sviluppare ruggine e oidio ed essere infestata da afidi.





