Piante Clorofeel

Basilico

Basilico

Dominio: Eukaryota
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Lamiales
Famiglia: Lamiaceae
Genere: Ocimum
Specie: Ocimum basilicum
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Visto da vicino
Il basilico (Ocimum basilicum) è il divo della cucina italiana ed è molto usato anche in quella asiatica. Botanicamente si tratta di un’annuale delicata, facile da coltivare ma sensibile al freddo. Molte delle sue varietà sono decorative e si prestano a usi particolari, per esempio: il Basilico al limone (O.b. “Citriodorum”), adatto ai piatti a base di pesce; il Basilico greco (O.b. “Minimum”), nano e compatto, perfetto per piatti a base di pomodoro; il Basilico napoletano (O.b. “Gigante bolloso”), ideale per la conservazione e l’essiccazione; Basilico alla cannella (O.b. “Cinnamon”), per piatti arabi, tisane e dolci; il Basilico rosso (O.b. “Purpurascens”), usato per conferire una nota lievemente piccante ai cibi.
Curiosità
• L’Ocimum basilicum è originario dell’India e dell’Asia tropicale.
• Il momento migliore per raccogliere le foglie è appena prima della fioritura, meglio se verso sera.
• I rametti di basilico posti in vasi colmi d’acqua e trattati come fiori recisi durano dai 10 ai 14 giorni. Pare inoltre che tengano lontane mosche e zanzare.
• Se viene coltivato nell’orto, dà il meglio di sé accanto a pomodori e cetrioli.
• Due cucchiai rasi di basilico secco soddisfano più del 20% del fabbisogno giornaliero di calcio di una persona adulta.
Esigenze di coltivazione
Il basilico vuole una posizione soleggiata al riparo dai venti e un terreno ricco e ben drenato. L’innaffiatura costante è vitale per la sua salute; vanno comunque evitati i ristagni d’acqua a livello delle radici. Va fertilizzato con parsimonia: il nutrimento incoraggia la crescita, ma indebolisce gli oli aromatici. Per favorire uno sviluppo sano e compatto della pianta e per renderla più produttiva, è consigliabile tagliare qualche rametto ogni due o tre settimane ed eliminare i boccioli fiorali non appena compaiono.
Problemi più comuni
Il basilico può sviluppare funghi ed essere attaccato da tripidi, lepidotteri, minatori fogliari e afidi.