Visto da vicino
La borragine (Borago officinalis) è un’erbacea annuale che cresce spontanea nelle località costiere. Viene coltivata come pianta aromatica (il suo sapore è simile a quello del cetriolo). Dal punto di vista ornamentale, è apprezzata per i fiori piuttosto grandi, a forma di stella e di colore azzurro-violetto, che compaiono da aprile al tardo autunno. Tutte le parti della pianta sono coperte da una fitta peluria.

Curiosità
• La Borago officinalis è originaria del bacino del Mediterraneo.
• I fiori della borragine contengono molto nettare e attirano le api.
• È fra gli ingredienti della cucina regionale ligure: per esempio, le foglie lessate mischiate alla ricotta costituiscono il ripieno dei pansotti.
• Le foglie più piccole e tenere possono essere tritate e usate crude, per dare sapore ai piatti; anche i fiori sono commestibili, crudi, cotti, canditi o essiccati.

Esigenze di coltivazione
È un’aromatica molto rustica: cresce su qualsiasi tipo di terreno, predilige posizioni soleggiate e – dove il clima non è eccessivamente rigido – resiste al gelo. Va irrigata solo in caso di siccità prolungata, ma non richiede concimazioni. In cucina si utilizzano le foglie più esterne del cespuglio e i fiori: entrambi vanno colti appena prima di essere usati, perché tendono a deteriorarsi rapidamente una volta prelevati dalla pianta.

Problemi più comuni
La borragine non è soggetta a malattie particolari. Si consiglia comunque di mantenere il vaso o il terreno circostante libero da piante infestanti.