Visto da vicino
Il coriandolo (Coriandrum sativum) è un’erbacea annuale a crescita veloce. In Italia viene coltivata per i frutti che, quando sono maturi e vengono essiccati, hanno un sapore dolciastro e agrumato. In Asia e in America Latina, invece, è apprezzata per le foglie piccanti, conosciute come prezzemolo cinese o cilantro: nonostante il loro aspetto familiare, simile appunto al prezzemolo, al palato occidentale risultano in genere sgradite.

• Il Coriandrum sativum è originario dell’area mediterranea e mediorientale.

• Le ombrelle di fiori bianco-rosati sono ricche di polline e ricercate da api, farfalle e altri insetti benefici.
• Nel Medioevo i frutti erano ritenuti afrodisiaci. Oggi sono fra i componenti del curry, la celebre miscela di spezie asiatica.
• Pare che più a lungo si conservino i frutti essiccati, più il loro aroma si intensifichi. Vanno però macinati solo al momento dell’utilizzo.
• Nell’orto il coriandolo è un compagno perfetto per le carote e l’aneto, ma non per il finocchio.

Esigenze di coltivazione
Cresce bene in piena terra o in contenitore, a patto che sia collocato in posizione soleggiata o in mezz’ombra, al riparo dai venti. Vuole terreno ben drenato, ma non deve essere lasciato all’asciutto. Eventuali concimazioni
si effettuano con un prodotto per erbe aromatiche.

Problemi più comuni
Se il coriandolo soffre la sete, può essere attaccato dagli afidi.