Piante Clorofeel

Salvia a Foglia Stretta

Salvia a Foglia Stretta

Dominio: Eukaryota
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Lamiales
Famiglia: Lamiaceae
Genere: Salvia
Specie: Salvia officinalis
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Visto da vicino
La salvia a foglia stretta (Salvia officinalis subsp. lavandulifolia) è un arbusto coltivato per le sue foglie aromatiche che – come indica il nome botanico – ricordano quelle della lavanda: sono infatti allungate e coperte da peluria. Tra la primavera e l’estate la pianta produce spighe di fiori di colore azzurro-violetto. In cucina è usata per insaporire carni e condire primi piatti.
Curiosità
• La Salvia officinalis subsp. lavandulifolia è originaria del bacino del Mediterraneo (Spagna, Francia meridionale, Africa nord-orientale). Cresce spontanea nelle aree collinari a clima mite, soprattutto in pietraie, ghiaioni e praterie.
• È una pianta molto amata dalle api.
• Le foglie da usare fresche si raccolgono in qualunque momento, mentre quelle da essiccare solo prima della fioritura.
• 10 grammi di salvia secca, pari a due cucchiai, forniscono ben 165 milligrammi di calcio, minerale fondamentale per la salute delle ossa. Attenzione però: meglio non abusarne perché potrebbe avere effetti indesiderati o interferire con farmaci.
Esigenze di coltivazione
Può essere coltivata in piena terra o in vaso. Predilige i climi caldi e le posizioni soleggiate. Rispetto alla salvia a foglia larga, questa è più resistente al freddo. Si adatta a tutti i tipi di suolo, anche se riesce meglio in quelli
sciolti e calcarei. Sopporta bene la siccità, ma per una buona produzione di foglie è meglio non farle mai mancare né acqua, né un fertilizzante specifico per piante aromatiche.
Problemi più comuni
La salvia può sviluppare l’oidio ed essere attaccata dalla cicalina, in particolare nelle zone più calde. Marciumi radicali sono in genere dovuti a ristagni idrici.